Ancora una escursione in Val Troncone alla ricerca di un ultimo alpetto, che in verità mi era "sfuggito" fino a poco tempo fa quando, riguardando la Mappa Rabbini della zona, ho "scoperto" la presenza della Balma d'Larcer...
Una volta giunti sul posto, il toponimo "balma" sembra in verità poco pertinente, non essendo presente alcun riparo o protezione per i ruderi presenti, ma probabilmente il nome balma poteva essere riferito alle paretine rocciose presenti nella zona più a monte del pianoro della Balma d'Larcer, paretine che non abbiamo visto in questa occasione perchè nascoste dalle nuvole basse, ma chiaramente visibili dalle foto scattate durante i giri precedenti sul versante opposto della Val Troncone (vedi immagine in fondo alla pagina).
I ruderi della Balma d'Larcer sono ben visibili sulle foto aeree, anche su quelle recenti visto che si trovano in una zona oltre il limite del lariceto, e dalle immagini
aeree si nota anche che il terreno circostante l'alpetto è circondato da una sorta di recinto di sassi, il territorio così delimitato corrisponde proprio a quello disegnato sulla Mappa Rabbini... sarebbe molto interessante riuscire ad avere qualche informazioni su questo remoto alpetto, ma viste le difficoltà nell'ottenere notizie in Valle Antrona riguardo questi luoghi "dimenticati", le speranze non sono molte...
Questo giro è stato anche l'occasione per visitare l'Alpe Torgna che si trova fuori dai sentieri "ufficiali", da questo alpeggio sale un interessante percorso (più "diretto" e impegnativo rispetto al sentiero C23), che raggiunge la soprastante Alpe Larciero...
Con Andrea e Fabrizio partiamo dal Lago di Antrona in una giornata con nuvole basse ma con la speranza (poi rivelatasi vana...), di trovare in seguito, alle quote più alte, qualche schiarita, nella zona del Lago di Campliccioli (che non si vedeva per nulla) la visibilità era veramente minima; saliamo lungo il sentiero per Valaverta e prima di arrivare al punto in cui si trova il cartello che segnala l'Alpe Torgna, traversiamo sulla destra il vicino Riale della Torgna in un punto favorevole (per questo tratto fare riferimento al sentiero riportato sulla mappa Svizzera CNS).
Giunti sul versante opposto del torrente si passa presso una piccola balma e si arriva al nucleo dell'Alpe Torgna 1608 m. ( : gpx ) in una zona dove si notano grossi massi adatti a essere utilizzati come ripari, una baita in relative discrete condizioni ha ancora il tetto, e nelle vicinanze si trova l'usuale casottino dove probabilmente veniva conservato il latte; alle spalle dell'alpe si trovano i primi vecchi segni di vernice che indicano il percorso, una vera e propria traccia di sentiero è spesso ben poco evidente, anche per il genere di ambiente che si percorre, con grossi massi i quali, nel tratto iniziale, sono rivestiti da un soffice (e comodo, si cammina sul morbido...) strato di muschio, si trovano in seguito anche alcuni ometti.
Saliamo traversando inizialmente verso destra (Ovest) raggiungendo una giavina di grossi massi (molto scivolosi perchè bagnati), dove si trova un primo grosso ometto (in realtà non molto visibile da lontano in questa occasione) che indica la direzione, si continua portandosi in direzione di una parete rocciosa dove, a causa della scarsa visibilità, non era chiaro come continuare, ma avvicinandosi si trova una sorta di canalino quasi verticale che bisogna risalire, lo si fa senza particolari difficoltà essendo in parte gradinato (questo è un passaggio obbligato), e si esce così a monte del versante roccioso che sorregge il pianoro di Larciero.
Dopo un tratto nel bosco si esce sui prati inferiori dove si notano i numerosi mucchi di sassi, raccolti per facilitare la crescita dell'erba sul terreno adibito a pascolo, e si arriva all'Alpe Larciero 1770 m. (Larcer sulla Rabbini) dove traversa il sentiero segnalato C23 per Lareccio (sentiero percorso in alcune precedenti escursioni, vedi la pagina della : Valle Antrona), fino a qui dal Lago di Antrona, poco più di due ore.
Dall'Alpe Larciero saliamo direttamente il versante verso la Balma d'Larcier, guardando la foto in basso su questa pagina, scattata dal versante opposto della Val Troncone, si nota una sorta di "striscia" chiara che sale traversando nel contempo verso destra, si tratta dei prati superiori dell'Alpe Larciero, e sembrava la via logica di salita di questo versante; il percorso si è rivelato più piacevole e "comodo" del previsto, personalmente temevo un poco la presenza della scomoda bassa vegetazione (rododendri in particolare), invece questi tratti sono stati minimi e il fatto di salire per un tratto lungo i prati superiori facilita la progressione.
Salendo si nota come, sotto il relativamente sottile strato erboso, si trovino estese piodate... più in alto il terreno cambia con alcune giavine e tratti con alcuni pendii più ripidi, si arriva così alla zona posta al limite della vegetazione arborea, l'esteso e suggestivo lariceto presente su questo versante; mentre una (purtroppo temporanea), schiarita migliora un poco la visibilità, e con qualche difficoltà, vista la scarsa visibilità e il terreno piuttosto "uniforme", si raggiunge la zona dove si trovano i ruderi della Balma d'Larcer a 2173 m. ( : gpx ), fino a qui dall'Alpe Larciero, circa 1 ora e 15 minuti.
Qui era presente una relativamente grossa costruzione di cui si vedono ancora i travi utilizzati (avendo usato naturalmente i larici per questo scopo, questo ha fatto si che "durassero" fino ai giorni nostri); nei pressi il solito casottino per conservare il latte e nelle vicinanze il caratteristico "muretto" che delimita il territorio circostante, una sorta di "recinzione" che si era notata anche nelle foto aeree del luogo, la forma dell'appezzamento così delimitato corrisponde a quello disegnato sulla Mappa Rabbini...
Dopo una sosta presso questi remoti e misconosciuti ruderi (sosta breve, visto il freddo a queste quote in questa umida giornata...), traversiamo verso nord-est su terreno piacevole e "tranquillo" in direzione del sentiero segnalato C21 di Valaverta, raggiunto il quale lo seguiamo in discesa passando dalle due Alpi Valaverta (per questa zona vedi le immagini della precedente visita, in una giornata ben più favorevole come visibilità : Link).
Scendiamo così alla zona dove avevamo lasciato il sentiero segnalato per traversare all'Alpe Torgna, e infine torniamo a Campliccioli e poi al Lago di Antrona
concludendo questa "umida" ma naturalmente interessante escursione.
Per questo giro, circa 6 ore e mezza.
Ottobre 2021 - Difficoltà E/EE
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