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Monte Avigno, Rastiglione, e dintorni...


   Visita al Monte Avigno, Orsanvenzo, Rastiglione, e dintorni...

 S. Rocco, (Rastiglione), Tre Croci di Rastiglione, Sella di Prerro, Pian della Sella, Alpe Garsura, Alpe Sel, Alpe Avigno, Monte Avigno, Colle Cambocciolo, Orello, Orgianino, Valpiana, Coloria, Cappella del Palgo, Orsanvenzo, Ponte della Crovera, Rastiglione, San Rocco.

 

 Con Fiorenzo partiamo dall'Oratorio di San Rocco che si trova poco prima del paese di Rastiglione, raggiunto salendo da Pogno lungo la strada della Cremosina dove, poco prima della galleria alla colma, sale sulla destra una stradina asfaltata; maggiori possibilità di parcheggio sono possibili a Rastiglione nei pressi della Chiesa, in questa occasione partiamo da San Rocco perché sulle mappe è riportata la presenza di una Cappella (la Cappella del Barbiere...), su una dorsalina posta ad est, e che raggiungiamo seguendo inizialmente la stradina che traversa in piano dall'Oratorio.

 Di questa Cappella però non abbiamo trovato traccia (chiedendo in seguito informazioni ad un paio di persone del luogo, non erano a conoscenza della presenza di questa Cappella, perlomeno in quella zona...), salendo poi lungo la dorsalina e passando da Masseria, giungiamo a monte di Rastiglione incrociando il sentiero 760 (una stradina sterrata), che seguiamo verso nord.

 Passiamo presso la sommità dove sono presenti le Tre Croci di Rastiglione 856 m. (che si raggiungono con una breve deviazione), si prosegue traversando sul versante ovest dell'Orello di Zuccaro 932 m. raggiungendo il largo pianoro della Sella di Prerro 897 m. il percorso continua poi sul fianco del Monte Vaiga 931 m. fino al Pian della Sella 850 m. incrociando un'altra sterrata.

 Il sentiero 760 continua con percorso monotono raggiungendo i vari ruderi dell'Alpe Garsura a circa 890 m. (solo una baita è ancora in relative discrete condizioni), ancora un tratto verso est e poi il percorso cambia direzione proseguendo verso nord, e la neve diventa gradualmente sempre più presente, si raggiunge così l'Alpe Sel (con il suo grande albero), e poi l'Alpe Avigno (in questa zona eravamo già passati esattamente un anno prima, una escursione con partenza da Boleto, nel Comune di Madonna del Sasso : Link), salendo ancora si trovano le indicazioni che conducono alla sommità del Monte Avigno 1136 m. dove le piante impediscono in gran parte la vista del panorama circostante.

 (Il toponimo corretto in realtà dovrebbe essere Navigno, e lo stesso vale per l'alpe sottostante, come riportano anche le vecchie mappe...).

sul versante nord del Monte Avigno...

 Scesi dalla cima si prosegue lungo il sentiero 754 che conduce nei pressi del Colle Cambocciolo (incrocio di percorsi), poco prima di arrivarci, sulla sinistra si trovano le indicazioni del sentiero 758 che seguiamo in discesa, qui sui versanti nord la neve è ancora relativamente abbondante (più avanti, guardando in basso sulla destra, tra le piante si riconosce la grande e interessante costruzione dell'Alpe Pisola visitata nel giro precedente), raggiungiamo quindi una sterrata che si segue per un tratto e poi scendiamo al piccolo nucleo di Orello 778 m. lasciando le case sulla destra giungiamo ad Orgianino 741 m. abitato preceduto dalla Chiesetta di San Fermo e San Quirico.

 Continuando sulla stradina si arriva in breve a Valpiana 710 m. da dove, passando presso la Chiesa di San Giovanni Battista, lasciamo il paese traversando verso le case di Coloria dove ritroviamo il sentiero 758 (il cui percorso inizialmente è poco chiaro), seguendo il quale saliamo a raggiungere l'interessante Cappella del Palgo con i suoi pregevoli affreschi; in seguito scendiamo a Orsanvenzo 663 m. (all'inizio del paese passiamo presso la baita del Forno dei Terrieri di Orsanvenzo), dopo la Chiesa della Madonna Assunta seguiamo per un tratto la strada asfaltata da dove si può ammirare (e anche raggiungere) in basso sulla destra, il bel Ponte ad arco della Crovera (dal nome del torrente sottostante).

Cappella del Palgo...

 Poco dopo le indicazioni portano a salire sulla sinistra nel bosco dove traversava la vecchia mulattiera (in un tratto è ancora visibile il ciottolato), che conduce a Rastiglione 704 m. che si è rivelata una località piacevole e interessante da visitare, da segnalare (presso il locale del forno, trovato aperto in questa occasione), il caratteristico "Gioco della Rana" che personalmente vedo per la seconda volta (la prima volta, non lontano da qui, era stata in occasione del giro al Fenera, a Colma : Link).

    Tempo per questo giro, circa 6 ore.

   Febbraio 2021 - Difficoltà E

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Il Gioco della Rana...
gioco della rana....

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