1 - Il Rio d'Autin, la dorsale della Brusciaa e dintorni... :
Ritorno sulla dorsale della Brusciaa dopo la precedente visita durante la traversata dalla Colla a Busin di sopra (link); l'idea era di cercare un possibile percorso che raggiungesse la dorsale direttamente dal basso, in particolare per verificare se era presente un vecchio sentiero che saliva lungo questo complicato e impervio versante.
Versanti "complicati" come questo, di solito richiedono più visite per cercare di venirne a capo... in particolare se non ci sono informazioni a riguardo, le prime 24 immagini si riferiscono infatti a una visita fatta in precedenza nel primo pomeriggio, quando la luce del sole riesce a sfiorare l'angusto tratto iniziale del canale dell'Autin, se si passa di qui alla mattina presto, la luce non è certo favorevole per le foto...
Dalle terme di Cadarese si traversa il Toce sul ponte e si segue la stradina verso valle, subito dopo il passaggio del Rio d'Autin si continua lungo la stradina sulla sinistra che, fiancheggiando il rio, si dirige verso la montagna, giunti alla costruzione dell'acquedotto si sale nel bosco trovando una traccia e segni di vernice rossa (grazie a Luca per l'informazione...).
Si sale trovando resti (gradini e muretti) del vecchio sentiero che conduce a un versante roccioso che si sale direttamente (all'inizio sulla sinistra), con bel percorso si raggiunge una roccia dove sono presenti grosse tacche poggiapiedi e qui si trova anche una grossa trecciola di ferro che può aiutare nella salita.
Si prosegue sempre cercando i segni di vernice che portano a incrociare un sentiero trasversale (sasso con vernice, vedi foto 9), sulla destra (sud) la traccia traversa a lungo con alcuni passaggi su roccette fino a congiungersi col sentiero della Colla; si prosegue sulla sinistra (nord) salendo a una costa con abeti da dove, traversando in leggera discesa, si raggiunge il rudere di un piccolo alpetto a ca. 1025 m. qui si può anche scendere al sottostante canale del Rio d'Autin, che in questo tratto scende serpeggiando tra le rocce con varie cascatelle (qui si nota una marmitta nella sua fase iniziale, considerando che normalmente la portata d'acqua del rio è scarsa, ci vorrà veramente molto tempo prima che diventi più evidente...).
Dalla costa degli abeti se si risale il versante si giunge presso alcuni muretti (foto 22 e 23), forse i resti di un altro baitello, oppure basamenti di una vecchia teleferica, da qui traversando verso nord si passa su una roccia piatta (foto 11 e 12) oltre la quale si può anche scendere al rudere a ca. 1025 m.
Si prosegue in salita raggiungendo la roccia gradinata di foto 26 che permette di salire a una dorsalina dove si trova una traccia che continua in salita lungo il versante a fianco del canale dell'Autin, si passa di fronte a un versante roccioso dove si congiungono i canali (foto 24); si supera un tratto franato e proseguendo si vedono resti del vecchio sentiero che porta al canale del Rio d'Autin che in questo tratto si può risalire, lo si abbandona poco oltre la roccia piatta di foto 37 per salire sulla sinistra (nord) il ripido versante della dorsale della Brusciaa (lungo il percorso che segue, non ho trovato tracce evidenti della presenza di un vecchio sentiero...).
Si sale prima poggiando sulla destra cercando i passaggi favorevoli per superare le fasce rocciose presenti, dopo un tratto molto ripido si incrocia una traccia di animali che si segue proseguendo per un tratto verso nord, e si arriva ai resti del rudere a ca. 1400 m. (qui si può salire e traversare sulla destra per raggiungere il Rio d'Autin, oppure seguire la traccia
degli animali che scende e poi traversando il canale del Rio Brusol, raggiunge la dorsalina della quota 1383 m. per entrambe queste opzioni, vedi il secondo percorso più in basso nella pagina).
Proseguo la salita della dorsale, all'inizio il percorso è "tranquillo" e senza problemi, poi quando il bosco cambia, dove iniziano le alte conifere, il terreno diventa più impegnativo e molto ripido, la presenza di tratti rocciosi porta "naturalmente" a salire traversando verso il versante del Rio Brusol; si trova un primo passaggio obbligato che permette di superare una fascia rocciosa, in modo da salire sotto a quella successiva (foto 52), che a un primo sguardo appare insuperabile, ma fortunatamente trovo un traverso tra le rocce (foto 53, 54 e 55) che, verso sud, raggiunge un versante meno "cattivo" dove, seguendo una traccia di animali, si arriva ai prati inferiori della Brusciaa su terreno più tranquillo (questa salita è risultata più impegnativa del previsto...).
Dai ruderi della Brusciaa 1760 m. proseguo lungo la cengia percorsa
durante la prima visita e poi, invece di scendere al Rio d'Autin, continuo la traversata in salita di questo versante su quelli che dovevano essere i pascoli della Brusciaa (piuttosto estesi, dove l'erba è ancora ben presente...), lungo il percorso si passa dai ruderi di un piccolo ricovero e ci si porta nei pressi del canale del Rio d'Autin che però in questo tratto intermedio non è superabile.
Bisogna salire fin verso i 2000 m. per trovare la possibilità di traversare (proprio di fronte alla zona dell'Alpe I Croselli), superati un paio di canalini laterali, si entra in un altro più importante lungo il quale si può scendere (foto 74, 75 e seguenti), al canale del Rio d'Autin; la roccia, se asciutta, permette di scendere agevolmente con piacevole percorso per circa 60 metri (in presenza di molta acqua, la discesa non credo sia possibile...).
Giunto nel canale principale vedo più in basso un versante che appare favorevole per traversare (foto 81), ma dopo un tratto si trovano rocce bagnate e molto esposte, allora risalgo e più in alto trovo i tagli fatti dai cacciatori per segnalare il
passaggio, alla fine non bisogna scendere, ma una volta nel canale si traversa subito in salita raggiungendo in breve il sassoso pianoro dei Croselli (in questa occasione accolto dalla rumorosa "sentinella" locale....).
[Se si sale ancora per un centinaio di metri sul versante destro orografico, il percorso per traversare il canale potrebbe essere forse più agevole... (non verificato)]
Ritorno a valle a Piedilago lungo il sentiero segnalato, scendendo da La Colla lungo il sentiero, a ca. 1230 m. si vede una traccia che traversa sulla destra (nord), poche decine di metri e si arriva al rudere di un alpetto sconosciuto (foto 90 e 91).
Da Cadarese all'inizio della salita della dorsale della Brusciaa (dove si lascia il Rio d'Autin), circa 1 ora e mezza, altri 45 minuti per arrivare al rudere a 1400 m.
Dal rudere a 1400 m. alla Brusciaa, almeno 1 ora (se non si perde tempo...).
Dalla Brusciaa a I Croselli, circa 2 ore (con qualche divagazione...).
Da I Croselli a Piedilago, circa 3 ore. Settembre 2018
2 - Alla dorsalina della quota 1383 m. e dintorni... :
Tra la dorsale della Brusciaa e quella dei Casaletti (link), si nota una piccola dorsalina intermedia (quota 1383 m.), che precipita sul versante sud-ovest con una verticale parete rocciosa; questo giro in realtà inizialmente non prevedeva come meta la dorsalina, ma una visita sul boscoso versante
ovest della dorsale della Brusciaa per verificare se ci fossero dei ruderi di qualche alpetto (visto che la zona pareva favorevole).
Per la parte iniziale si segue lo stesso percorso verso il passaggio del canale del Rio d'Autin seguito nel giro della traversata dalla Colla a Busin di sopra (link), superato il canale si sale e giunti alla quota (ca. 1550 m.) della larga fascia boscosa posta sul versante sud della dorsale (foto 4), si traversa verso ovest prima in piano sui prati e poi nel bosco in discesa (si perdono circa 150 metri di quota), fino a raggiungere la zona dove si trova il piccolo rudere a ca. 1400 m. (in verità mi aspettavo di trovare qualcosa in più in questa zona).
Qui si trova una traccia di animali che traversa in leggera discesa verso nord che naturalmente ho seguito (dopo numerosi saliscendi sul versante alla vana ricerca di altri ruderi...), la traccia porta al canale del Rio Brusol che si traversa facilmente a ca. 1360 m. sul versante opposto si trova una cengia boscosa che permette di arrivare velocemente al pianoro quota 1383 m. sulla dorsalina.
Questo pianoro relativamente ampio si può dire che è una "anomalia" per questo versante... è il più esteso della zona ed è anche molto rilassante (se non si pensa a dove è situato...), qui ho trovato anche una vecchia carrucola della teleferica, per inviare il legname a valle questo era un buon posto...
(Ho provato a traversare dal pianoro verso nord, ma il terreno diventava subito molto impervio, e la grande parete rocciosa che si intravedeva tra gli alberi non dava speranze sulla presenza di qualche passaggio...).
Ritorno lungo il percorso dell'andata. Luglio 2018
Dalla Colla al pianoro quota 1383 m. circa 2 ore (con divagazioni).
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