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Dal Colle Dorchetta al Colle Baranca...

 Colle Dorchetta 1816 m. - Pizzo Nona 2247 m. - I Tre Pizzi 2271 m. Pizzo del Moro 2334 m. - Colle Baranca 1839m.


 Da Pontegrande - Valle Anzasca

   Difficoltà EE/F - Luglio 2012

 

 Ritorno sulla cresta tra la Valsesia e la Valle Anzasca (vedi anche le pagine : Corno di Scarpignano e Colle di Riale - Colle Dorchetta), per un panoramico percorso, agevole nella prima parte e poi più impegnativo, lungo la cresta che scende al Colle Baranca.


 L'accesso anche questa volta, è dalla Valle Anzasca, più "comoda" da raggiungere usando i mezzi pubblici; partendo a piedi da Pontegrande (fermata del bus della Valle Anzasca), conviene salire passando da Anzino, così si evita il tratto di strada asfaltato che passa da Bannio; il sentiero segnalato che sale da Anzino si congiunge con la stradina asfaltata che sale da Bannio a un curva nei pressi del passaggio della condotta forzata dell'acqua.

 Al termine della stradina si imbocca la mulattiera che passando dall'Alpe Giavine 857 m. Alpe Castelletto 954 m. giunge all'Alpe Dorchetta 1485 in vista del soprastante colle; giunti al Colle Dorchetta 1816 m. si segue la cresta sulla destra (ovest) verso il Pizzo Nona.

 Si può proseguire direttamente lungo la cresta est oppure seguire una traccia che sale sul versante Valsesiano della montagna e che, passando da un rudere, raggiunge la cresta sud [foto 12, percorso più agevole], si arriva così sulla cima del Pizzo Nona 2247 m. (chiamato anche Pizzo della Benna).

verso il Colle Baranca...

 Si continua lungo il filo di cresta senza particolari difficoltà, scavalcando le cime de I Tre Pizzi 2271 m. e salendo al Pizzo del Moro 2334 m. da dove inizia la discesa verso il Colle Baranca; il percorso diventa più impegnativo ma anche più vario e interessante; si scende poggiando in parte sul versante della Valle Anzasca, ad una larga sella, sul versante valsesiano si vede in fondo l'Alpe Baranca e il marcato sentiero che sale al Colle [foto 34], in caso di problemi si può anche scendere per il pendio erboso (molto ripido) verso l'Alpe Baranca e seguire il sentiero per il colle, così si evita il tratto più impegnativo della cresta.

 Proseguendo, si traversa un pianoro con grossi massi poi si scende in direzione dell'ultimo evidente spuntone della cresta [foto 36 e 37], si traversa il ripido pendio erboso [foto 37] per portarsi presso la bocchetta a ridosso dell'ultimo spuntone; in questa occasione ho disceso il canale (a nord) verso l'Alpe Selle, percorso impegnativo e molto disagevole, si scende aggrappandosi agli ontanelli... più in basso si traversa lungo il fianco della montagna risalendo brevemente verso la Cappella.

 [È possibile che si possa anche scavalcare l'ultimo spuntone e scendere lungo la cresta, all'apparenza il percorso si presenta anch'esso impegnativo... non verificato...]

 Si giunge così all'Alpe Selle 1818 m. in basso il Lago Baranca, e poco discosti i ruderi della Villa Aprilia (o Villa Lancia, così chiamata dopo l'acquisto del fabbricato da parte della famiglia Lancia) distrutta nel 1944 dai nazifascisti, che merita una visita (Notizie sugli avvenimenti dell'epoca a : Questa pagina).

 Il giorno successivo il giro è proseguito verso il Pizzo Tignaga e successiva discesa in Val Tignaga verso Ceppo Morelli dal Passo del Laghetto, vedi la pagina : Pizzo Tignaga.


 Da Pontegrande al Colle Dorchetta circa 4 ore.

 Dal Colle Dorchetta al Colle Baranca circa 4 ore.

immagini ↑→  




alla Villa Aprilia...

Al Colle Baranca...

mucca sul sentiero...

ad Anzino...

in Valgrande...  ← in Valgrande

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