Torna alla Home Page

Alpe Spotigine...


  Visita all'Alpe Spotigine

1820 m.

 

 Due percorsi che raggiungono uno degli alpeggi "alti" di Premia, l'Alpe Spotigine posto su una delle poche radure erbose di questo ripido versante della montagna che sovrasta Premia in Valle Antigorio.

balconata...

    - Visita del 2012 :

  (Premia) Albogno - Madonna dell'Oro - Spotigine - Termine (La Balma) - Almaiò - Albogno.

   Difficoltà E/EE -  Tempo per il giro descritto circa 5 ore.


 Dalla piazza di Premia sale sulla sinistra una strada che porta alla frazione di Albogno 885 m. si parte dalla Chiesetta (piccolo parcheggio nelle vicinanze) seguendo il percorso segnalato che traversa tra le case ed i prati superando poi il Rio Albogno, in seguito il sentiero si trasforma in una bella mulattiera panoramica che sale a tornanti per superare una scarpata rocciosa e si arriva così al pianoro dove è posto l'Oratorio della Madonna dell'Oro 965 m.

 La mulattiera lastricata ancora in ottime condizioni sale e poi supera un canale, si passa di fianco a una cappella posta su una cengia a picco sulla valle, entrati nel bosco si trova un bivio (a destra il cartello indica la via per Almaiò), si sale invece a sinistra (indicazioni su un masso per l'Alpe Pra).

 Si sale su terreno ripido nella pecceta rimanendo sempre sulla dorsale, si incontrano dei ruderi e poi a 1513 m. (sulla sinistra), le baite di Pra; si continua la salita poggiando verso destra raggiungendo una stalla posta poco sotto il prato di Spotigine, dopo una ripida rampa si arriva infine ai prati e alle baite dell'Alpe Spotigine 1820 m.

 Alle spalle dell'Alpe le pareti rocciose del Monte Gorio 2593 m. e del Monte Forno 2493 m. più a nord il Pizzo Tòpera 2480 m. dalla parte opposta la cresta Pizzo del Forno - Pizzo di Pioda - Pizzo dei Croselli.


 Per il ritorno, in questa occasione si è scelto un percorso diverso passando da Termine (Alpe La Balma) e da Almaiò (un'altra possibilità, che dovrebbe essere più agevole, è quella di scendere in direzione dell'Alpe Pra).

 Da Spotigine (dove si vede il dosso di Termine guardando verso nord), si segue la traccia in leggera discesa che traversa in direzione nord per superare il pendio boscoso, sono presenti saltuari segni di vernice che aiutano a individuare il percorso che rimane però poco evidente, si giunge così al dosso dell'Alpe La Balma (chiamata più correttamente Termine, come riportano anche le mappe più "antiche", e comunque Termine è il nome usato dagli abitanti della Valle Antigorio) 1711 m. da dove si scende lungo la dorsale verso valle, anche in questo tratto il percorso è poco evidente.

  All'inizio si incontra una baita solitaria (foto 32) si scende con qualche bella veduta panoramica verso la costa risalita all'inizio di questo giro e dopo un rudere (foto 34) il sentiero diventa più evidente (trasformandosi in seguito in una bella mulattiera), e scende a superare su una cengia esposta (passaggio interessante) un canale, risaliti sul versante opposto si scende poi nel bosco sbucando sul bel pianoro di Almaiò 1228 m. quasi un piccolo villaggio con la sua Cappelletta posto al limitare del prato.

 Seguendo le indicazioni (cartello) la mulattiera ritorna al bivio incontrato in salita, e percorrendo nuovamente la mulattiera lastricata, si ritorna ad Albogno.

immagini ↑→  

 
 

    - Visita del 2017 :

  (Premia) Rozzaro - Gattèra - Pianez - La Scala - Laricè - Spotigine - Pra - Madonna dell'Oro - Albogno - Rozzaro.

   Difficoltà E/EE -  Tempo per il giro descritto circa 6 ore e mezza.  Immagini del 13 aprile 2017


 Ritorno (naturalmente salendo lungo un percorso diverso), all'Alpe Spotigine, cogliendo l'occasione per visitare, nel tratto iniziale, una zona poco frequentata.

 Partenza (con Fiorenzo), da Rozzaro 780 m. (frazione di Premia) seguendo per alcuni metri la mulattiera verso Premia centro (cartelli indicatori), in alto si vede il poggio di Gattèra, arrivati a una panchina si segue il sentiero sulla sinistra che per un tratto è ben evidente e sale tra i muri dei vecchi terrazzamenti.

 In seguito la traccia di sentiero si perde, e si procede seguendo le tracce degli animali che risalgono il pendio molto ripido, poi si trovano anche dei tagli e il percorso diventa un poco più evidente, infine si sbuca sul poggio panoramico dell'Alpe Gattèra 1028 m.

 Poco più in alto si trovano i ruderi della baite superiori, dalle quali inizia la traversata di questo versante, a tratti si trova una labile traccia, in ogni caso si traversa rimanendo più o meno alla stessa quota (avvicinandosi al canale ci si trova nella zona dell'Alpe Tiò, che però abbiamo "mancato"... probabilmente il rudere si trova più in basso rispetto al nostro percorso).

 Avvicinandosi al ramo meridionale del canale del Rivo Cencio si trovano dei segni di vernice azzurra e i soliti tagli che portano al ramo principale del canale dove troviamo le prese dell'acquedotto (ecco la ragione dei segni di vernice...), però ci sono anche dei gradini del vecchio sentiero... per trovare un punto in cui si possa traversare e salire il versante opposto, bisogna scendere diverse decine di metri, in basso si vede un'altra presa per l'acqua e in questa zona, superato il rio, si ritrova una buona traccia che in breve porta all'Alpe Pianez 1023 m. l'alpeggio è ben tenuto, e naturalmente ci deve essere un percorso più agevole per raggiungerlo... infatti si può risalire da un sentiero che parte dalla mulattiera che porta all'Oratorio della Madonna dell'Oro (che si intravede, tra gli alberi, più in basso).

 Arrivando dal canale, poco prima di giungere a Pianez, si vede un buon sentiero segnalato che risale il costone con numerosi tornanti, e raggiunge il bel poggio panoramico dell'Alpe La Scala 1422 m. dove in questa occasione facevano bella mostra i due ciliegi fioriti...

 Proseguendo la salita si passa da un bivio (indicazione sulla destra per Pra su un masso, sentiero che percorreremo al ritorno), più avanti si passa nelle vicinanze dell'Alpe Laricè 1715 m. dove però il sentiero segnalato non transita (sulle mappe attuali, questo alpeggio è erroneamente chiamato Alpe Praà...), gli alberi nascondono la vista di Laricè dal sentiero segnalato, ma controllando la quota lo si può raggiungere senza problemi.

 Risalendo ancora si passa da un poggio dove si trova la baita superiore di Laricè e in seguito si inizia a traversare verso nord raggiungendo i prati e poi le baite dell'Alpe Spotigine 1820 m. bel punto panoramico sulla Valle Antigorio e in particolare verso la cresta dirimpettaia; questa è stata una delle giornate più limpide trovate fin ad ora in Antigorio... e valeva la pena fare una panoramica fotografica della cresta posta di fronte (vedi più in basso nella pagina).

 Una breve pausa e ritorniamo lungo il percorso di salita fino al bivio per Pra trovato in precedenza, il sentiero segnalato traversa il versante della montagna e vicino al primo gruppo di baite (ormai ridotte a ruderi), si trovano due balme, la più grande, sotto alla parete, presenta anche una sorta di divisorio in legno (foto 58), proseguendo ancora si raggiungono le altre baite di Pra 1513 m. ancora in discreto stato, più avanti si incrocia il percorso che scende da Spotigine (scritte su massi).

 Si continua in discesa lungo il bel sentiero a tratti scalinato, si passa presso un rudere e si arriva a un altro bivio (verso nord in pochi minuti si può raggiungere Almaiò), continuiamo invece verso sud e dopo una Cappella panoramica si scende lungo la mulattiera che porta all'Oratorio della Madonna dell'Oro 965 m. dopo un tratto in piano si scende lungo il tratto più spettacolare della mulattiera che porta verso valle, da dove si prosegue traversando sempre verso sud (ignorando le deviazioni sulla sinistra), si sfiora l'abitato di Albogno e infine la mulattiera riporta a Rozzaro.

immagini ↑→  



panoramica dall'Alpe Spotigine :

panoramica dall'Alpe Spotigine...


Antigorio...

in Valgrande...  ← in Valgrande

© www.in-montagna.it
(e-mail)